Vitigno tradizionalmente coltivato nell'albese e in
particolar modo diffuso nella zona del Roero, si ignorano le sue
origini. Vigoroso, di buona e abbastanza costante produzione, alligna
bene in terreni leggeri e sabbiosi. La foglia è di grandezza media e
trilobata,superiormente glabra e verde cupo, verde chiaro nella pagina
inferiore; il grappolo è compatto, cilindrico-piramidale di
dimensioni medie con acini tondeggianti, spesso allungati poichè
costretti dalla stessa compattezza del grappolo, con buccia
consistente, giallo verde, pruinosa. Germoglia nella terza decade di
aprile e matura a fine settembre. Fino agli anni '70 considerato
"vino raro", ha conosciuto recentemente un grande sviluppo
grazie all'ottimo prodotto che ne deriva, ottenendo la D.O.C. nel 1989.
|