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LA CARNE

Parlare di carne bovina in Piemonte vuole dire parlare di razza Piemontese. Impareggiabile per sapidità e caratteristiche organolettiche è ancora oggi allevata da piccoli e testardi contadini in stalle di pochi capi, preferendo al lato remunerativo l'orgoglio di allevare capi di alta qualità. Dal Canavese all'Alta Langa famiglie contadine continuano un'attività zootecnica che va a tutto beneficio delle nostre tavole attraverso le macellerie di paese, le 'boutique della carne'  delle città e i ristoranti che sono doverosamente esigenti in fatto di carne. Due le varietà che raggiungono l'eccellenza in tavola: il vitello da Fassone la cui caratteristica è quella di nascere  con i quarti posteriori raddoppiati, un animale straordinario, un insostituibile pilastro della gastronomia tradizionale piemontese che ci dona uno stupendo antipasto, il vitello tonnato e degli indescrivibili brasati, cucinati in modi diversi secondo le zone, il più famoso certamente il brasato al Barolo piatto tipico e insostituibile della cucina langarola. Altra varietà che merita l'eccellenza è il bue grasso.  Allevato in poche centinaia di capi, ingrassato con una dieta ricca di proteine vegetali è commercializzato quasi esclusivamente nelle grandi fiere tardo autunnali di Carrù, Moncalvo, Cuneo e Carmagnola ed è il protagonista nei bolliti misti alla piemontese. Il bue grasso, per il quale ci vogliono non meno di due anni d'amorose cure, non è allevato per motivi economici ma d'orgoglio, (non troverete mai più di due capi all'ingrasso nella stessa stalla) di passione per il proprio lavoro, di sfida con altri allevatori prima, di gara poi, tra i macellai per aggiudicarsi quel capo ed esporre nella propria vetrina il trofeo vinto dall'allevatore. Le carni ovine e caprine hanno anch'esse una tradizione antichissima anche se ai giorni nostri il consumo prevalente è riservato al periodo Natalizio ed a quello primaverile. L'allevamento d'ovini e caprini deve il rinnovato successo alla riscoperta dei relativi formaggi. Nei decenni  passati, infatti, questo tipo d'allevamento era ridotto a poche migliaia di capi, mentre oggi i pascoli, da quelli dell'Alta Langa a quelli delle Alpi Occidentali vedono il ritorno di greggi in modo sempre più numeroso. L'allevamento dei suini, se da una parte rappresenta una realtà ormai rivolta al settore industriale, resiste in forme tradizionali e ridotte a pochi capi destinati alla produzione di salumi tipici. Non è raro trovare presso le piccole cascine piemontesi, a conduzione familiare, i crin, ben nutriti, destinati dopo una vita pacifica, alla produzione di ottimi salumi; da sempre sulle nostre tavole hanno origini antichissime, rappresentano infatti, da tempi remoti, la necessità di conservare a lungo la carne.  In tempi antichissimi i nostri progenitori, secondo l'area geografica, iniziarono a sperimentare diversi metodi di conservazione delle carni: il freddo, il fumo, il sale, aromi e spezie erano i metodi più usati. Nell'età romana il maiale era considerato un animale domestico in tutta la penisola, e proprio i romani diffusero quella salsiccia che chiamavano lucania, nome dato dal luogo d'origine. Con l'invasione della Gallia, i Romani conobbero quella che già allora era, in Francia, un'attività abituale e redditizia: l'allevamento dei suini e la produzione di salumi. Ai giorni  nostri, non vi è casa o ristorante che apra la carrellata degli antipasti, d'obbligo nella tradizione piemontese, senza la presentazione di un buon salame, sia cotto sia crudo, meglio se presentato parzialmente affettato su un tagliere di legno.. Un capitolo a parte lo merita l'allevamento di animali da cortile. Ristretto ad una dimensione familiare fedele alle radici gastronomiche, il pollo ruspante, rappresenta il tesoro da trovare, sempre con maggiore difficoltà, che vengono fortunatamente superate da ristoratori attenti e che sono al centro dell'attenzione d'ogni attività agrituristica, ultimo baluardo contro l'appiattimento del gusto proposto dall'allevamento intensivo. La ricerca di gusti antichi, non contaminati da lavorazioni industriali, rientra in quel turismo enogastronomico che ha nella nostra regione un punto di forza ineguagliabile.
continua...

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